Quest’anno per celebrare la giornata internazionale dei diritti della donna che ricorre l’8 marzo, abbiamo scelto un paio di scarpe rosse, che sono il simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, ideato nel 2012 dall’artista messicana Elina Chauvet.

La sua opera Zapatos Rojas è apparsa davanti al consolato messicano di El Paso, in Texas, per ricordare le centinaia di donne uccise nella città messicana di Juarez.
Crediamo che anche in questa giornata di celebrazione della donna non si possa tacere della misoginia, del femminicidio, della violenza di genere che colpisce le donne ovunque, in Italia e nel mondo.

Celebrando le donne non possiamo evitare di ricordare la necessità di una cultura e di una politica che educhino allo sviluppo delle pari opportunità.

Finché esisterà la cultura patriarcale non potrà che esserci una concezione distorta della donna, che dirime i rapporti di potere tra i generi cancellando l’eguaglianza sociale, politica ed economica per le donne d’Italia e non solo.

La legge Zan contribuisce alla cancellazione di una disuguaglianza, ingiusta e illegale, che tutte le donne vivono sulla propria pelle, fin dalla culla, fin dal concepimento.

Perché non basta sanzionare i comportamenti e gli atti misogini, bisogna anche costruire una cultura del rispetto e la legge San prevede anche quello.

In questo 8 marzo segregato dal Covid la celebrazione dei diritti della donna non può che partire dall’augurio di una sua emancipazione da ogni forma di violenza di genere.
Diritti in senato! Diritti alle donne subito! Votiamo la legge Zan!