Dal 15 ottobre 2012 al 9 maggio 2019 si sono registrati in Italia 845 casi di persone bersaglio di odio omofobico:

  • 257 aggressioni a singole persone,
  • 176 aggressioni plurime o di coppia,
  • 22 omicidi,
  • 36 suicidi indotti,
  • 7 tentati suicidi,
  • 347 di atti discriminatori o diffamatori di tipo non fisico.

 

Episodi di Omo-bi-lesbo-transfobia

Questi dati si riferiscono ai soli episodi di omofobia con rilevanza penale e che vedono come bersaglio delle precise persone fisiche.

Mancano tutti i casi di aggressione verbale, di scritte nei condomini o nelle sedi di associazioni lgbt.

In ogni caso si tratta di elenco sicuramente incompleto perché raccoglie non tiene conto dei casi sommersi: tutti quei casi che non sono stati denunciati perché chi ha subito aggressioni non ha avuto il coraggio o gli strumenti o la possibilità di denunciare.

Dei 7982 Comuni d’Italia, 240 sono stati almeno una volta teatro di omofobia.

A Roma i casi sono stati 109, a Milano 51, a Napoli 59 e a Torino 35.

Al nord oltre le grandi città come Milano e il suo hinterland, e Torino sono presenti, molti casi di aggressione nei piccoli centri, soprattutto nel nordest.

Nel Centro i casi si concentrano prevalentemente nell’area di Roma che, essendo la Capitale, ha numeri più importanti.

Un’altra area fortemente omofoba è il nord della Toscana.

Al sud spicca l’area metropolitana di Napoli.
Nel resto del meridione i casi si sono verificati quasi sempre nelle località di mare, spesso ai danni di turisti e turiste.